Accade sempre più spesso che i proprietari si trovino coinvolti nei problemi legati alla voltura delle utenze nel momento in cui decidono di riaffittare il proprio immobile, a seguito della riconsegna dello stesso da parte del precedente inquilino. Il coinvolgimento può consistere in una richiesta di supporto nella gestione della pratica da parte dei nuovi inquilini – richiesta a cui il proprietario difficilmente riesce a sottrarsi – oppure può riguardare direttamente il proprietario, che per qualsiasi ragione sarà il nuovo intestatario delle utenze per le locazioni future.

Tali problemi di passaggio dell’intestazione delle utenze sono dovuti, di norma:

– ad una difficile gestione dei rapporti con l’inquilino “uscente” ed al suo eventuale mancato pagamento di parte delle forniture

– alla difficoltà di comunicazione con le società erogatrici dei servizi di luce e gas, la maggior parte delle quali contattabile solo telefonicamente attraverso call-center (presso i quali, peraltro, vengono spesso assegnati operatori non adeguatamente preparati ad affrontare simili problematiche).

Dopo aver affrontato numerosi casi pratici possiamo fornire alcuni consigli sull’argomento al fine di gestire al meglio questa situazione, che può comportare grosse perdite sia di tempo (anche mesi) sia di denaro, considerate le conseguenze negative che possono derivare dall’affittare un’unità immobiliare che il nuovo inquilino trova sprovvista di servizi essenziali.

Il primo passaggio per poter gestire senza intoppi la voltura di luce e gas è rappresentato dalla raccolta alternativamente delle seguenti informazioni o documentazione:

a) ultime bollette luce e gas intestate al precedente inquilino, dalle quali è possibile capire chi è il gestore delle utenze e contattarlo per la voltura. E sempre dalla lettura delle bollette è possibile individuare il codice cliente e i codici POD e PDR dei contatori dell’energia elettrica e del gas, numeri che sono richiesti per l’espletamento della pratica (se vi sono problemi nei rapporti con l’inquilino o difficoltà nel reperirlo, procedete comunque all’effettuazione della pratica con la documentazione di cui al successivo punto)

oppure

b) l’individuazione del gestore delle utenze gas e luce, i dati anagrafici e un recapito telefonico del precedente inquilino, la ricevuta di avvenuta registrazione della risoluzione del contratto di locazione (e qualsiasi altro documento utile che attesti la cessazione del contratto), le letture dei contatori nonché il numero POD e PDR dell’energia elettrica e del gas – numeri che dovrete necessariamente ricavare dai contatori presso l’immobile.

Quasi certamente il fatto che l’inquilino “uscente” non abbia fornito le ultime bollette delle utenze deve far sorgere il sospetto che non siano state pagate regolarmente alcune bollette scadute. A questo punto occorre accertare con rapidità tale eventualità, contattando il gestore competente. Infatti se si è in questa ipotesi occorre tentare di effettuare la voltura il prima possibile rispetto alla data di rilascio dell’immobile da parte dell’affittuario, onde evitare che si inneschino procedure volte a gestire la morosità del precedente inquilino con una dilatazione dei tempi con cui si ottiene il passaggio di intestazione.

Se a fronte della morosità, il gestore ha già dato corso al procedimento amministrativo di gestione della stessa, sarete costretti ad armarvi di pazienza ed affrontare lunghe telefonate con gli operatori del call center per capire se sia possibile o meno effettuare la voltura, con l’incognita di trovare sempre un diverso interlocutore e ricevere molteplici indicazioni contrastanti in merito al da farsi, posto che ciascun gestore adotta procedure diverse.

In definitiva, per evitare di incorrere in fastidiosi intoppi, lo strumento principale per affrontare la voltura è la rapidità: al momento della cessazione del contratto di locazione muovetevi senza esitazione, perché con il passare dei giorni crescono le possibilità di complicazioni.

Non secondario, poi, è cercare di indirizzare gli inquilini verso gestori che abbiano degli uffici di assistenza dislocati sul territorio e non solamente servizi di assistenza tramite call-center dedicati (il che si rivela utile anche per risolvere rapidamente qualsiasi altro tipo di problema legato alla fornitura, come, ad esempio, l’erronea rilevazione dei consumi).

 

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